INTERVENTO: MASTOPLASTICA RIDUTTIVA
INDICAZIONE: ipertrofia mammaria/gigantomastia
DURATA INTERVENTO: 3 ore
TIPO ANESTESIA: anestesia locale con sedazione o anestesia generale
TEMPI DI RECUPERO: 2 settimane (le indicazioni sono puramente indicative e sono variabili in base al caso)
RISULTATI VISIBILI: stabili dopo 1 mese
INFO: Impiego drenaggi

chirurgia plastica

Mastoplastica riduttiva Roma – Dott. Tommaso Anniboletti

Il Dott. Tommaso Anniboletti esegue interventi di Mastoplastica Riduttiva a Roma e Perugia.
La Mastoplastica Riduttiva è un intervento finalizzato alla riduzione del volume del seno nei casi di ipertrofia mammaria più o meno severa fino alla gigantomastia mammaria.

L’intervento ha una finalità estetica che consiste nel migliorare la forma, la simmetria, ridurre la grandezza e le dimensioni delle areole.

Nello stesso tempo, tale miglioramento estetico ha una componente funzionale importante poiché risolve tutti i problemi che un seno troppo grande e pesante può comportare, tra cui disagi psicologici e di relazione, mal di schiena, dermatiti e ulcere (soprattutto della regione sottomammaria) e difficoltà nella respirazione.

Le cause di un’ipertrofia mammaria o di una gigantomastia sono spesso genetiche, ma anche causate da obesità, squilibri ormonali o gravidanze/allattamenti ripetuti.

 

La soluzione per un seno troppo grande

L’intervento di mastoplastica riduttiva prevede la rimozione della cute, del tessuto adiposo e del tessuto ghiandolare in eccesso contestualmente a quello delle areole che vengono ridotte a loro volta.

Il tutto è volto a rendere il seno più piccolo, leggero, sollevato e dall’aspetto sicuramente più giovane, restituendo alla paziente un seno proporzionato alla sua figura corporea.

In base al grado della problematica da risolvere e all’obiettivo da raggiungere, è possibile ricorrere a tecniche specifiche, sempre finalizzate all’asportazione del tessuto cutaneo e mammario in eccesso. La finalità di tutte è, pertanto, la riduzione mammaria garantendo la vitalità del complesso areola-capezzolo, restituendo alla mammella la giusta forma.

Le cicatrici sono di solito a ’T’ invertita’, quindi con un taglio che circonda l’areola, scende verticalmente verso il basso e continua poi orizzontalmente nascosta del solco intramammario.

FIG. 1 Cicatrice a ’T invertita’

La mastoplastica riduttiva si esegue in sala operatoria per una durata di circa 3 ore in anestesia locale con sedazione o generale.

Al termine dell’intervento, il decorso prevede l’impiego di drenaggi per impedire accumuli di sangue all’interno e l’utilizzo di un reggiseno contenitivo con bendaggio.

Il seno dopo la mastoplastica riduttiva

Seppur si tratti di un intervento delicato e impegnativo, la mastoplastica riduttiva garantisce risultati soddisfacenti e del tutto naturali.

È importante precisare che con la mastoplastica riduttiva non si ha una perdita totale del seno, bensì si definisce con il chirurgo il volume che si desidera mantenere per sentirsi a proprio agio con il proprio décolleté e con la propria femminilità.

Inoltre, diversamente da come si possa pensare, il post operatorio non si rivela, nella buona parte dei casi, particolarmente doloroso, bensì gestibile, con ritorno alla vita quotidiana nel giro di due settimane. Indicativamente, i risultati sono stabili dopo circa un mese.

A richiedere particolare cura le cicatrici che, trattate nel modo corretto e con le dovute attenzioni, tendono ad attenuarsi e schiarirsi gradualmente fino a diventare pressoché impercettibili.

 

Qualsiasi intervento chirurgico porta con sé un minimo di imprevedibilità e di rischio

L’intervento di mastoplastica riduttiva è un intervento importante a cui sottoporsi solo in mani esperte.

Si tratta di una procedura lunga e, come tutti gli interventi, presenta complicanze generiche e complicanze specifiche.

Tra quelle generiche si annoverano ematomi, sieromi e infezioni.

Tra quelle specifiche la riduzione o perdita stabile di sensibilità del complesso areola-capezzolo.

È normale lamentare transitoriamente, nel primo periodo, la presenza di lividi, gonfiore e/o perdita della sensibilità al seno, ma si tratta di condizioni di solito transitorie che mediamente svaniscono nell’arco delle prime settimane.

Le cicatrici permanenti che rimangono possono essere coperte da un reggiseno o da un costume da bagno; tuttavia, l’entità della cicatrizzazione non può mai essere prevista fino in fondo, ma solo per grandi linee, perché è legata alla soggettività della paziente.

Il fumo di sigaretta è un fattore importante in quanto influenza negativamente sia la cicatrizzazione che la sopravvivenza del complesso areola-capezzolo.

 

 

*Le figure inserite nel testo servono al solo scopo informativo. Fonte: prospetti informativi SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica).

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